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al testo di Stelvio Di Spigno
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Le due di mattina
da "La nudità", Pequod, Ancona 2010 Schiarisciti la mente perché se guardi la mia casa ci trovi solo uccelli che schivano l’aria dall’interno e senza più ragnatele e radio d’anteguerra sembra proprio una casa qualunque e indolore, e in ogni ora del giorno e della notte non si sogna e non si dorme per un frastuono di finestre sbattute che martellano il solaio e i calcinacci che piovono dal cielo ci impediscono di entrare e di restarci: siamo rimasti in pochi a mendicare una legge divina dentro libri che rifiutano d’aprirsi: sono le tarme i veri esperti di civiltà e ragione per orientarsi in una casa che ha cancellato, senza permesso, ogni spazio tra le stanze e le strade che alle volte ci portavano qui. Guardiamo ormai alla terra come a una giovinezza, una salvezza, una coscienza di non pensare che crollata una casa anche le altre non tarderanno troppo a imitarla. |
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